A cura di “Massimo Di Mascio”
C’è un dettaglio che spesso passa inosservato, ma che fa tutta la differenza: chi prepara il matrimonio?
Una volta la risposta era semplice: la famiglia. Oggi, sempre più spesso, è un wedding planner. Non me ne vogliano le wedding planner, nessun giudizio, solo una constatazione. Ma in questo cambiamento silenzioso c’è qualcosa che merita di essere raccontato.

Il calore dei preparativi condivisi
Ricordo i racconti delle mamme, delle nonne: le settimane prima del matrimonio erano un fermento di mani che impastavano, stiravano, cucivano, sceglievano. Ogni gesto era parte di una coreografia familiare. Non esistevano piani regia, ma ogni cosa aveva un’anima. L’album dei preparativi era già un racconto d’amore, prima ancora di arrivare all’altare.

Il wedding planner: tra efficienza e distanza emotiva
Oggi i wedding planner fanno un lavoro eccellente. Hanno talento, visione estetica, capacità organizzative. Ma, spesso, prendono il posto dei padri che costruivano l’arco di fiori, delle zie che creavano i segnaposto, delle sorelle che accompagnavano la sposa a scegliere il velo. Tutto è perfetto, eppure qualcosa si perde: il coinvolgimento, l’emozione condivisa, il rito familiare.

L’unicità che rischia di perdersi
Negli anni ho fotografato matrimoni con allestimenti da sogno. Ma mi chiedo: quanti resteranno davvero nella memoria, oltre le immagini?
Quando tutto è curato da altri, si rischia di assistere a un evento che sembra “di tutti”, ma non davvero “tuo”. Le tradizioni, le storie familiari, i sapori autentici… spesso vengono sacrificati per seguire uno stile, una moda, un feed coerente su Instagram.

Il valore dell’imperfetto
C’è qualcosa di prezioso nell’imperfezione. In quella tovaglia cucita a mano, magari un po’ storta. Nella musica suonata dal cugino, non da una band professionale. In un bouquet scelto con la mamma al mercato, non su Pinterest.
Come fotografo, sento la differenza. Si vede nei sorrisi, nei dettagli, nella luce che hanno gli occhi quando dietro ogni scelta c’è una storia vera.

Ritrovare l’anima del matrimonio
Non è un invito a rinunciare al wedding planner, ma a riscoprire un equilibrio. Lasciamo spazio alla bellezza professionale, ma senza soffocare la spontaneità, l’intimità, l’identità. Il matrimonio non è una performance, è un rito. E come ogni rito, ha bisogno di verità.
Un ricordo autentico, per sempre
Nel mio lavoro cerco questo: catturare ciò che è reale, che vibra, che resta. Se stai organizzando il tuo matrimonio e vuoi che le tue foto raccontino non solo la bellezza, ma anche l’anima di quel giorno, scopri la mia galleria di reportage di nozze o contattami qui.
Massimo Di Mascio – fotografo di matrimoni autentici in Abruzzo